Ieri sera sono andato a vedere per la terza volta il concerto del "mitico" Lucianone, si, perchè ogni volta che vado a un suo concerto e come se fosse la prima volta. E' un po' così per tutti i concerti, ma per Liga è speciale: saranno la canzoni, i testi, la gente che ci va, l' atmosfera...
Siamo partiti alle 18 da Livorno, io, Cristiano e Gionata (si, si scrive proprio così), è stato un viaggio lungo e travagliato, un po' per la macchina (Citroen C1) che non aveva l' aria condizionata e sembrava di andare in vespa nel deserto dall' aria calda che c'era, un po' per il traffico che attanaglia Firenze causato della linea di tram in costruzione, le persone di rientro a casa e dalle persone che come noi andavano al concerto. Fortuna che abbiamo trovato una tipa che era stressatissima dal traffico e che ci suonava in continuazione il clacson senza sapere a cosa stava andando in contro: noi la guardavamo stupiti per la rabbia con cui smadonnava contro di noi, che non potevamo fare nulla per impedire che ci fosse la fila, subito dopo lo stupore ci presero le risate spontanee... e più noi si rideva, più lei si infuriava. Tant' è che ci prova a sorpassare da destra e ci riesce... ancora peggio, alle risate si aggiungono gesti di saluto e di prese in giro che la facevano andare fuori di melone ancora di più! Per fortuna che abbiamo trovato un elemento del genere così il viaggio è passato meglio.
Alle 21 riusciamo finalmente a parcheggiare (Livorno-Firenze in 3 ore... come andare a Roma) con Cristiano piegato dal mal di schiena (la C1 è comodissima...), io e Gionata con la vescica che potevas pagare il biglietto anche lei...
Entriamo allo stadio "Franchi" e comincia il concerto in quel momento, da li in poi il DELIRIO... Il colpo d'occhio è impressionante, tribune, curve, gradinate e prato stracolmi di gente, tantissimi da Livorno. La canzone che ha coinvolto di più è stata "Urlando contro il cielo" ma tutto il concerto che è durato due ore abbondanti, è stato un continuo di cori, braccia alzate e gente che saltava battendo le mani a tempo... uno spettacolo che come dicevo è sempre unico.
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